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Attualità

Perfezione e Perversione

Bellissima, elegante, sensuale, ecco a voi Ayayi, la nuova top influencer cinese.

Ed è anche intelligente, artificialmente intelligente e… non esiste!


Mi spiego meglio.


In Cina, i KOL (key opinion leader) sono diventati un importante punto di riferimento per i consumatori.

Visto il rapidissimo correre della tecnologia in Cina, Ranmai Technology ha creato Ayayi, il primo "meta umano" influencer, una “persona digitale“ iperrealistica dotata di intelligenza artificiale.


Ayayi


Gli influencer digitali


Ayayi è stata lanciata sulla piattaforma di e-commerce Xiaohongshu, ottenendo quasi tre milioni di visualizzazioni sul suo primo post e circa 40.000 nuovi follower durante la notte.


In Cina e Giappone negli ultimi anni gli Idol digitali sono cosa comune, per esempio la cantante Hatsune Miku lanciata nel 2007 è un caso di successo.

Un'altra famosa influencer digitale è Lil Miquela, su Instagram. Ma Ayayi ha (nelle intenzioni dei creatori) una tecnologia ANCOR PIÙ avanzata, perché realizzata con una texture della pelle molto più adattabile a varie luci e ombre, tanto che al suo debutto sono state in molte e molti a non accorgersi di aver di fronte un robot.


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Come con gli influencer in carne ed ossa, è possibile interagirci, cosa che in Asia pare sia molto apprezzata: viene da lì, d’altronde, la tendenza degli uomini a preferire le bambole erotiche alle donne vere, ormai non solo per relazioni sessuali, ma per relazioni affettive.

RELAZIONI.


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Gli Idol digitali hanno il gran “vantaggio” di non rischiare di compromettere la propria immagine mostrandosi non perfetti, oppure rischiando di dire/fare la cosa sbagliata o di esser coinvolti in uno scandalo.


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Possono garantire interazioni 24h/24 e soddisfare programmi insostenibili per gli umani.

Sono in grado di stabilire relazioni uniche con gli umani tramite UGC (contenuti generati dagli utenti).

Ayayi collaborerà presto con Guerlain ed altri marchi famosi e si pensa sarà l’apripista per altri meta-umani influencer.


Più, più, più è sempre più.


La parola chiave che ha rovinato e seguita a rovinare le nostre vite e le nostre relazioni, tra noi esseri umani, con le altre creature del pianeta, con Madre Terra tout court.


Il modello patriarcale capitalista


Il modello patriarcale capitalista, nel far della crescita la propria legge, attribuisce valenza negativa al meno, al togliere, al riposo, al buio, all’essenza delle cose, al dormire, al rischiare, all’ignoto, alla mancanza di controllo.


Tutto quanto non sia perfettamente misurabile, calcolabile, controllabile è bandito.

Il vuoto deve essere colmato, il buio deve essere illuminato, le “imperfezioni” devono essere eliminate e così, dunque, la Vita e la Natura cancellate come errori, glitch del sistema.


Questo non è ordine, questa non è cura, né benessere, né giustizia: si è travalicato il limite da un bel po’ di tempo.


Questo è il circolo necrotico del quale scrisse con orrore Mary Daly già diversi anni fa.

Questo uccide la vita vera, ci rende meno umani, ci annienta.

E ad annientarci, con amara ironia, sono le nostre stesse creazioni: la macchina che abbiamo creato e messo in moto ci sta sottraendo vita, terreno e linfa.


Domande scomode


Ci fa così tanta paura relazionarci alle persone vere?
Ci fa così tanta paura il confronto?
Abbiamo tanto terrore che entrare in relazione con una persona in carne ed ossa, con la sua storia, le sue ferite, le sue gioie, i suoi “difetti”, le sue peculiarità ed unicità, le sue stranezze ed i suoi talenti possa annientarci?
Abbiamo così tanta paura, d’altro canto, di mostrarci per chi siamo davvero, senza filtri d’immagine, senza maschere?
Davvero pensiamo di non essere degne e degni d’amore così come siamo?
Davvero pensiamo che nasconderci, isolarci e mandare avanti i meta-umani a relazionarsi al nostro posto sia la soluzione?

Ayayi


Il confine sottile tra Perfezione e Perversione


Se è così, allora dobbiamo tristemente ammettere che la nostra ossessione per la Perfezione è così diventata, senza che ce ne rendessimo conto, la nostra Perversione.


Altrimenti… possiamo tornare ad essere umane e umani, mostrarci senza vergogna, relazionarci con empatia e compassione, abbracciando i lati altrui che per noi sono difetti.


E comprendere che ci si può amare anche nelle differenze.



Maya Vassallo Di Florio