Il Blog del Tempio della Grande Dea
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Settimana Internazionale dell'Allattamento al Seno

La Caritas romana


L’uomo rappresentato nella scultura è un povero vecchio, Cimone/Micone, giudicato colpevole di aver rubato una pagnotta e condannato a morire di fame.

La donna al suo fianco è la figlia, Paro, diventata da poco madre di un bambino di sei mesi.


Dopo molte insistenze e difficoltà, ella riesce finalmente ad ottenere il permesso di incontrare il padre in cella.

La donna era consapevole del fatto che suo padre fosse stato condannato a morire di fame, ma questo, pur passando i giorni, non avveniva.

Nonostante Paro fosse l’unica a visitare il padre e fosse ben controllata dalle guardie per accertarsi che non recasse con sé del cibo, le guardie decisero di sorvegliarla.


Scoprirono così che Paro allattava suo padre ogni giorno per permettergli di sopravvivere e alleviare le sue sofferenze.


Questo suo gesto di carità colpì profondamente le autorità, fu un atto di generosità che raggiunse il cuore del patriarcato.

Cosicché i funzionari responsabili decisero di rilasciare il vecchio e questo atto di Paro passò alla storia come atto di pietas (generosità filiale) e onore romano.


Nella Settimana Internazionale dell’Allattamento al Seno, desideriamo onorare tutte le Madri, di tutti i luoghi della Terra, di tutte le epoche e di tutte le specie, grazie al cui dono del latte la vita prosegue su questo pianeta.



Maya Vassallo Di Florio




Fonte: Valerio Massimo 31 sec. EC

Carità romana in marmo di Carrara Antonio Solà, 1851

Museo del Prado, Madrid, Spagna


Quando la madre non può


Questa foto ci mostra una pratica quasi sconosciuta nel moderno occidente ma normale nel resto del mondo.

In antropologia è una pratica studiata. In questo caso sembra che sia funzionale ad uno stabilirsi del rapporto nonna-bimbo, in altri casi può essere una pratica quasi obbligata: quando la mamma muore di parto è preferibile che sia una parente a nutrire il piccolo o la piccola, in molti casi la parente più prossima è la mamma della mamma, quindi la nonna.


Cosa ci dimostra questo?


Senza scendere troppo nei tecnicismi, ci dimostra che no, il latte non diventa acqua e che sì, stimolando continuamente il seno con una corretta suzione questo continua a produrre latte, indipendentemente dall'età della donna.

Inoltre il seno entra in relazione con il bambino o la bambina che gli comunica ciò di cui ha bisogno per stare bene proprio attraverso l'Allattamento al Seno. Ed ecco che i giochi sono fatti!


Stimolazione continua del seno attraverso allattamento prolungato, anzi allattamenti prolungati, e allattamento a richiesta.


Nulla di più semplice e naturale di seguire la natura del corpo umano femminile che sa già cosa deve fare se noi lo lasciamo fare.



Giulia Goggi


Allattamento in pubblico


Per allattare bisogna nascondersi?


Quante volte capita che una mamma che allatta viene raggiunta da occhiatacce o peggio viene allontanata dai luoghi pubblici perché "potrebbe urtare la sensibilità dei clienti"?


Gli spazi adibiti per l'allattamento la dicono lunga su questo.

Intendiamoci...se una donna preferisce un luogo un po' più intimo per allattare e non gradisce essere vista sono assolutamente è giusto e necessario che questo bisogno sia accolto e soddisfatto e quindi ben vengano le cabine allattamento (anche se per la maggior parte di loro penso che abbiano bisogno di una maggiore cura e attenzione).


Se una mamma per un sacco di motivi o per nessun motivo non vuole allattare in un luogo appartato. Bene, allora credo che anche questo bisogno debba essere accolto e soddisfatto.


Questo dovrebbe essere naturale e scontato e mi vergogno quasi ad essere qui a doverlo dire.


C'è stato un tempo e ci sono luoghi in cui tutto questo non è accaduto e non accade.


Evidentemente qualcosa è successo, qualcosa è andato storto.



Giulia Goggi




Grazie, cara Giulia, per la tua partecipazione e per il tuo prezioso contributo alla vita del Tempio della Grande Dea!


Nella foto: Maya Vassallo Di Florio