A volte siamo portati a pensare al nostro corpo come a una struttura meccanica, solida e compatta, pretendendo risultati sempre migliori nel lavoro e performance olimpiche nella routine quotidiana.
Ma la realtà è ben diversa perché il nostro corpo è Mater-ia viva, in costante mutamento e rinnovamento cellulare e molecolare. I nostri organi, apparati e sistemi lavorano ogni giorno per garantire tutte le funzioni biologiche e l’omeostasi necessarie alla vita.
La costante circolazione sanguigna e la respirazione consentono ai muscoli di continuare a svolgere le proprie funzioni contrattili, e viceversa la contrazione del tessuto muscolare cardiaco (miocardio) e della muscolatura liscia delle arterie permette la circolazione del sangue.
Altri muscoli hanno la funzione di espandere la gabbia toracica per permettere la respirazione. Tutto ciò è la dimostrazione di quanto tutte le nostre funzioni vitali siano correlate e strettamente interdipendenti.
Quando stiamo in posizione eretta, ad esempio, il nostro corpo crea un sottile e complesso equilibrio dinamico, sfruttando ossa, muscoli e articolazioni per mantenere la postura. La nostra colonna vertebrale però non è affatto dritta, ma presenta una serie di curvature, che in proiezione laterale appaiono come una lordosi nei tratti cervicale e lombare, e come cifosi nei tratti toracico e sacro-coccigeo.
In proiezione frontale troviamo nel tratto toracico una leggera curva concava a sinistra, dovuta alla vicinanza del cuore e dell’arco aortico, e due curve minori di compenso, concave a destra nei tratti cervicale e lombare, che creano una scoliosi fisiologica. E’ facile rimanere incantati dalla bellezza intrinseca della complessità dei nostri Sacri Corpi, che sembrano quasi progettati dalla Dea ispirandosi alle leggi fisiche e a rapporti matematici rigorosi, come la Sezione Aurea, nota come la Proporzione Divina, alla quale fece riferimento tutta l’arte degli antichi.
La Sezione Aurea è enormemente diffusa in natura, nei rapporti fra le orbite planetarie, come nella struttura di numerose forme di vita, per esempio nell’andamento elicoidale delle chiocciole, nella conchiglia del Nautilus, nella disposizione dei petali della Rosa e altri fiori. Anche nei nostri corpi sono presenti numerose strutture che richiamano la Sacra Spirale, tra le quali la più famosa è sicuramente il DNA, o Acido Desossiribonucleico, la macromolecola biologica depositaria delle nostre informazioni genetiche, conservate al suo interno grazie a un codice che si esprime tramite triplette di nucleotidi. Ma la geometria sacra della Spirale è presente anche all’interno delle Proteine.
Fra i tipi più comuni di struttura secondaria delle proteine ritroviamo l’alfa-elica, in cui gli amminoacidi, saldati fra loro in una catena polipeptidica, si dispongono nello spazio formando una struttura elicoidale che si avvolge strettamente attorno ad un asse centrale con andamento destrorso, cioè in senso orario.
Nella struttura tridimensionale delle proteine fibrose, che donano ai tessuti caratteristiche di elasticità e resistenza alla trazione, ritroviamo spesso la struttura della Spirale. Prendendo come esempio la cheratina, che costituisce la quasi totalità del peso secco dei capelli, delle unghie e degli strati esterni della nostra pelle (e negli altri animali costituisce anche le corna, gli zoccoli e le piume), troviamo ripetuta continuamente al suo interno la struttura dell’alfa-elica di cui abbiamo parlato sopra. Nella cheratina due lunghi filamenti di alfa-eliche si avvolgono l’una sull’altra andando a formare un superavvolgimento (anche detto coiled coil) che procede in senso elicoidale sinistrorso, dunque antiorario.
Un'altra proteina fibrosa molto diffusa nel nostro corpo è il collagene, presente nei tessuti connettivi, nella cartilagine, nella matrice organica delle ossa, nei tendini e nella cornea dell’occhio. Il collagene è formato da tre diverse catene polipeptidiche separate, ad andamento sinistrorso, dette catene alfa, anch’esse superavvolte le une sulle altre come avviene nel coiled coil della cheratina, ma al contrario qui nel collagene l’andamento è destrorso.
La resistenza alla tensione, che gioca un ruolo fondamentale nei nostri tendini durante la contrazione muscolare, viene amplificata dallo stretto avvolgimento delle tre catene alfa nella tripla elica del collagene, diventando maggiore di quella di un filo d’acciaio di uguale diametro. Ritroviamo la Sacra Spirale anche nell’intrecciarsi di aorta e tronco polmonare, i grandi vasi attraverso cui il sangue viene convogliato fuori dai ventricoli cardiaci.
Nello sviluppo embrionale del cuore essi iniziano a formarsi come due strutture affiancate e poste in contatto tra loro attraverso il setto aortico-polmonare che, procedendo proprio con un andamento a spirale, darà origine al cono arterioso o infundibolo a destra, e al vestibolo aortico a sinistra.
La forma a spirale del setto fa sì che l’aorta, che all’inizio è situata posteriormente, si ritrovi dopo un certo tratto in posizione anteriore rispetto al tronco polmonare, a cui succede invece il contrario.
Per tale inversione di posizioni, l’aorta si dirigerà dapprima in alto e posteriormente, incurvandosi nell’arco aortico e scavalcando così le arterie polmonari che nascono dalla biforcazione del tronco polmonare, e poi potrà discendere dietro il cuore e proseguire inferiormente fino al tratto addominale.
Tutto questo non fa che comunicarci quanto la Mater-ia e i nostri Corpi siano Sacri e Divini.