Per te, Vanessa, e per tutte le donne vittime della violenza di uomini incapaci di vederle come più che oggetti alla loro mercé:
- Rivendico il diritto di ogni donna a passeggiare in libertà, senza timore di essere aggredita, qualsiasi sia l’orario, il luogo e l’abbigliamento che sceglie.
- Rivendico il diritto di ogni donna ad interrompere una relazione con un uomo violento e sapere che è al sicuro ed è protetta.
- Rivendico il diritto di ogni donna di negare un rapporto sessuale, di dire “no” a ciò che non vuole, di mettere sani confini.
- Rivendico il diritto di ogni donna di poter essere libera di esprimere la propria sessualità senza essere offesa e infangata.
- Rivendico il diritto di ogni donna di poter giocare con la sensualità senza aver paura di essere stuprata.
- Rivendico il diritto di ogni donna di definire cosa è abuso e cosa non lo è, senza che debba essere un uomo a deciderlo per lei.
- Rivendico il diritto di ogni donna a pretendere che lo stato si assuma la responsabilità del proprio fallimento educativo e almeno provveda ad investire nella sicurezza per le donne.
- Rivendico il diritto di ogni donna a chiedere l'eliminazione di titoli come “è stata violentata” o “è stata uccisa”, cosa che sposta l’attenzione sulla donna vittima e fa passare in secondo piano che è un uomo ad averla violentata o uccisa. Mettiamoci le loro facce sui giornali, perché si sappia che sono gli uomini a compiere atti del genere e si comprenda che la soluzione al problema è cambiare l’educazione.
- Rivendico il diritto di ogni donna ad esistere, ad essere vista, ad essere ascoltata, ad essere creduta, ad essere rispettata e onorata, a splendere ed essere libera di esprimere se stessa senza che un uomo senta l'impulso di ucciderla.
Spero questa diventi una Formula Magica Collettiva, invito pertanto tutte le donne che lo desiderano ad aggiungere tutto ciò che vogliono rivendicare.
Maya Vassallo Di Florio
In foto: Vanessa Zappalà e il suo assassino ed ex compagno